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A proposito dello Spirito Santo |
di Willard
Cantelon
Capitolo 10:
Cosa si deve fare per ricevere lo Spirito Santo?
1. Il
sangue di Gesù purifica il cuore del peccatore,
preparandolo a ricevere lo Spirito Santo.
1. Il
sangue di Gesù purifica il cuore del peccatore,
preparandolo a ricevere lo Spirito Santo.
«Udite queste cose, essi
furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli
altri apostoli. Fratelli, che dobbiamo fare? E Pietro a
loro: Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel
nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati,
e voi riceverete il dono dello Spirito Santo» (Atti 2:37-38).
Esiste soltanto un
peccato che può tenere lontano da Dio: è
quel peccato che egli non vuole confessare.
Davide dice: «Se
nel mio cuore avessi tramato il male, il Signore
non mavrebbe ascoltato» (Salmo 66:18).
Chiunque sia
disposto a dare totalmente la sua vita a Cristo, può
fare affidamento su questa promessa: «Se
confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto
da perdonarci i peccati e purificarci da ogni
iniquità» (1ª Giovanni 1:9).
La
sola autorità che permette al cristiano di
accedere alla presenza di Dio è il sangue che
Cristo ha versato.
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Ebrei 10:19 dichiara: «Avendo
dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario
grazie al sangue di Gesù».
Per gli ebrei,
questa frase assumeva un significato del tutto
particolare, dato che sapevano che Dio aveva dato
precise istruzioni in merito alla costruzione del
tabernacolo.
Questo doveva comprendere
tre parti distinte:
innanzi
tutto il "Cortile
esteriore",
dove si offrivano i sacrifici per il peccato,
poi il "Luogo
Santo"
e infine il "Luogo
Santissimo",
dove la gloria di Dio copriva il propiziatore
e larca dellalleanza.
Quando
Gesù morì sul Calvario, il velo del tempio si
lacerò in due e, grazie al sangue versato dal figlio
di Dio, noi abbiamo adesso libero accesso al luogo
Santissimo dove la gloria di Dio si manifesta.
La
storia di Cornelio e della sua famiglia prova in
maniera innegabile che il sangue di Cristo ha il
potere di purificare il cuore del peccatore e di
farne un tempio degno di ricevere lo Spirito
Santo in tutta la sua pienezza.
Quando Pietro predicò
loro la remissione dei peccati, lo Spirito Santo
scese su di essi. Furono battezzati nello Spirito
e parlarono in altre lingue, glorificando Dio.
Rapportando questi avvenimenti,
Pietro dice: «Avevo appena
cominciato a parlare quando lo Spirito Santo scese su di
loro, come era sceso su di noi al principio. Mi ricordai
allora di quella parola del Signore che diceva: Giovanni
ha battezzato con acqua, ma voi sarete battezzati con lo
Spirito Santo. Se dunque Dio ha dato a loro lo
stesso dono che ha dato anche a noi, che abbiamo creduto
nel Signore Gesù Cristo, chi ero io da potermi opporre a
Dio?» (Atti 11:15-17).
In Atti 15:8-9,
Pietro sottolinea ancora una volta il fatto che il sangue
di Gesù ha il potere di purificare completamente il
cuore del peccatore, preparandolo così a ricevere lo
Spirito Santo.
A proposito della famiglia di Cornelio, Pietro soggiunse: «E
Dio, che conosce i cuori, rese testimonianza in loro
favore, dando lo Spirito Santo a loro, come a noi; e non
fece alcuna discriminazione fra noi e loro, purificando i
loro cuori mediante la fede» (Atti 15:8-9).
Leggendo gli esempi
citati nel Libro degli Atti, si nota che è sempre a
dei nuovi convertiti che lo Spirito Santo è stato
dato, dopo il giorno della Pentecoste.
In
Atti 8,
sono i neoconvertiti del risveglio in Samaria a
riceverlo.
In Atti 8:7,
Saulo, il Fariseo persecutore, che ha incontrato
Cristo sulla via di Damasco, ricupera la vista e
riceve lo Spirito Santo.
In Atti 10
è la volta della famiglia di Cornelio e in Atti
19 si tratta dei credenti di
Efeso.
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